LO SGUARDO DEL FILOSOFO

Il pensiero filosofico nell'immaginario cinematografico. Seconda edizione.
Fenomenologia del potere


Dopo la prima fortunata edizione, Lo sguardo del filosofo - la rassegna cinematografica che si cimenta nel compito di affrontare temi filosofici di forte interesse nella vita dell'oggi - si posa questa volta su un unico grande tema: il potere. E lo indaga attraverso alcuni multiformi aspetti entro i quali si è manifestato e continua a manifestarsi.
Un tema sul quale da millenni i filosofi hanno dibattuto, a cominciare da Socrate fino a giungere ai filosofi che hanno aperto la strada alla modernità e al pensiero filosofico contemporaneo.
Anche per quest'anno la scelta dei film, sterminata sul tema, ha tenuto conto innanzitutto della lezione di alcuni grandi maestri come Rossellini, Dreyer, Losey, Welles, Leigh, ma anche della perspicuità dell'argomento nei film di alcuni altri registi, non così noti come i primi. Si è inteso inoltre priviligiare, come spesso ci è accaduto di fare, film, anche quelli dei maestri, che non godono di ampia diffusione e popolarità.

Ordet – La parola (Ordet) di Carl Theodor Dreyer; sceneggiatura: Carl Theodor Dreyer dall'omonimo testo teatrale di Kaj Munk; con Henrik Malberg, Preben Lerdorff Rye, Brigitte Federspiel; Danimarca; 1954; bn; durata: 124'.
Sprofondato nella follia mistica, uno dei figli di un patriarca danese protestante, ritorna un giorno, dopo essere scomparso, nel bel mezzo di una tragedia familiare.
Uno dei capolavori di Dreyer, grande maestro, autore di un cinema tragico e sublime in cui il realismo si mescola con l'onirismo, celando grandi interrogativi filosofici. 

Come di consueto, la proiezione del film sarà preceduta dall'introduzione/lezione del prof. Gianfranco Iodice.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.