LO SGUARDO DEL FILOSOFO

Il pensiero filosofico nell'immaginario cinematografico. Seconda edizione.
Fenomenologia del potere


Dopo la prima fortunata edizione, Lo sguardo del filosofo - la rassegna cinematografica che si cimenta nel compito di affrontare temi filosofici di forte interesse nella vita dell'oggi - si posa questa volta su un unico grande tema: il potere. E lo indaga attraverso alcuni multiformi aspetti entro i quali si è manifestato e continua a manifestarsi.
Un tema sul quale da millenni i filosofi hanno dibattuto, a cominciare da Socrate fino a giungere ai filosofi che hanno aperto la strada alla modernità e al pensiero filosofico contemporaneo.
Anche per quest'anno la scelta dei film, sterminata sul tema, ha tenuto conto innanzitutto della lezione di alcuni grandi maestri come Rossellini, Dreyer, Losey, Welles, Leigh, ma anche della perspicuità dell'argomento nei film di alcuni altri registi, non così noti come i primi. Si è inteso inoltre priviligiare, come spesso ci è accaduto di fare, film, anche quelli dei maestri, che non godono di ampia diffusione e popolarità.

Il potere della fantasia/La fantasia al potere

Il bacio della donna ragno (Kiss of the Spider Woman) di Hector Babenco; sceneggiatura: Leonard Schrader dall'omonimo romanzo di Manuel Puig; con William Hurt, Raul Julia, Sònia Braga; Usa/Brasile; 1985; col.; durata: 120'.

Due uomini opposti, per indole e storia personale, si trovano a dividere la stessa cella di un carcere di Buenos Aires. A poco a poco lo spazio soffocante della prigione si ritrova popolato dai personaggi dei film, perlopiù di amore e di avventure esotiche, evocati dal racconto che uno dei due prigionieri offre all'altro.