RECENSIONE: Aftersun, di Charlotte Wells (2022)

Il film d’esordio della regista scozzese ricostruisce un manchevole rapporto padre-figlia attraverso i fugaci ricordi di una vacanza estiva.

Aftersun, presentato durante la 75ª edizione del Festival di Cannes, segna il debutto alla regia di Charlotte Wells, nata ad Edinburgo nel 1987. Un esordio accolto favorevolmente dalla critica e per il quale viene premiata ai BAFTA Awards, ai BIFA Awards e ai Gotham Indipendent Film Awards, oltre che dal New York Film Critics Circle, dalla National Society of Film Critics e dalla Directors Guild of America.

Il film è incentrato sul ricordo d'infanzia della protagonista, Sophie, riguardante una vacanza estiva in Turchia con il giovane padre Calum, separatosi dalla madre.
Quello che sembra essere un evento ordinario in una normale dinamica padre-figlia qui diventa uno dei pochissimi e preziosi frammenti rimasti nella memoria di Sophie per tentare di ricostruire lo sfocato rapporto con la figura paterna. Frammenti recuperabili anche grazie ai filmati della videocamera miniDV della protagonista, che ci vengono mostrati tra una scena e l'altra e che ci trasportano in un passato i cui tratti sono riconoscibili (siamo alla fine degli anni '90) ma volontariamente non definiti, proprio come in un ricordo lontano e confuso. Ad accrescere questa sensazione troviamo delle sequenze oniriche che si intervallano al racconto della vacanza, in cui una Sophie ormai adulta riconosce il padre nel caos di un rave e si avvicina pian piano verso di lui.

Il rapporto tra i due protagonisti sembra, in alcuni casi, livellarsi sulla base delle reciproche fragilità, che nel caso di Calum si traslano in uno stato depressivo le cui radici non sono mai del tutto chiarite all'interno del film, mentre nel caso di Sophie derivano dall'incomprensione di alcuni comportamenti del padre, indecifrabili agli occhi di una ragazzina ma riconducibili solo retroattivamente al suo malessere.
Wells, che definisce l'opera come autobiografica solo dal punto di vista emotivo, riesce a tratteggiare i due personaggi con una sensibilità e una vulnerabilità che toccano lo spettatore, nonostante i grandi spazi lasciati al non detto, nonostante il loro legame resti incastonato nella reminiscenza della vacanza in Turchia e non vada oltre, risultando difficile comprendere cosa succeda sia prima che dopo e quale sia il destino di Calum, che comunque non sembra essere presente nella vita adulta di Sophie, se non attraverso la sua memoria e i suoi sogni.

Contribuiscono in maniera fondamentale le due perfomance degli attori principali: l'esordiente e giovanissima Frankie Corio (che interpreta la protagonista da bambina) e Paul Mescal (che interpreta il padre), entrambi capaci di trasmettere con grande efficacia il contrasto fra la dolcezza e la contemporanea distanza che caratterizza il rapporto dei due personaggi. Mescal, per il ruolo di Calum, è stato anche candidato al premio come miglior attore protagonista durante l'ultima edizione degli Oscar.

Regia e fotografia riprendono il carattere sfuggente e tenue di un vecchio ricordo ritrovato nei cassetti della memoria, con inquadrature che spesso vedono i protagonisti di spalle, non in primo piano oppure riflessi in uno specchio, e tonalità che riescono con successo a replicare quelle di un vecchio filmino delle vacanze estive, nascosto nel rullino di qualche vecchia fotocamera. La colonna sonora accompagna, invece, i momenti più emotivamente densi della pellicola, diventando, in alcuni momenti, parte integrante della narrazione (e indizio fondamentale per cogliere, almeno in maniera generale, qual è il periodo temporale in cui essa si svolge).

Ciò che lascia, a freddo, Aftersun è una sensazione agrodolce: Wells è capace di far avvicinare lo spettatore a momenti di straordinaria e sincera intimità, ma allo stesso tempo lo lascia fuori da una serie di dinamiche che restano soltanto interpretabili. La bellezza del film resta comunque ancorata ad un atmosfera nostalgica ricostruita nei minimi particolari e agli scorci in cui la regista decide di mostrarci il lato più profondo della relazione tra i protagonisti. 

News pubblicata giovedì 31 agosto 2023