Recensioni in parallelo: The Matrix/eXistenZ

Nel 1999  sono usciti nelle sale due film, sebbene differenti tra loro, ma che affronatno lo stesso tema di fondo, ovvero il confine tra la realtà "reale" e quella "virtuale": The Matrix delle sorelle Wachowski e eXistenZ di David Cronenberg.

Entrambi i registi mettono in scena un film di fanatscienza in stile cyberpunk, sublimazione di una corrente filosofica e letteraria underground, che tratta di scienze avanzate, come la cibernetica, accoppiate con un certo grado di ribellione o cambiamento radicale nell'ordine sociale. A bene vedere infatti i personaggi di entrambi i film , sebbene inizialmente compiaciuti della normalità della loro vita, si sono lentamente resi conto di essere gli ingranaggi di una vasta simulazione che ha costituito da sempre la loro esistenza.

In The Matrix, Thomas Anderson, che di giorno lavora come dipendente di un'azienda e di notte è un scaltro hacker informatico (conosciuto con il soprannome di Neo), è all'oscuro di tutto quello che accade intorno lui, inconsapevole di vivere una realtà apperentemente vera ma in realtà virtuale, ai suoi occhi l'unica esistente. Solo quando incontrerà Morpheus, leader dei liberati (vale a dire coloro che hanno deciso di non vivere più in Matrix ), scoprirà che la sua realtà altro non è che un programma generato da una matrice, una trappola virtuale nella quale le macchine tengono schiavi gli esseri umani per il loro nutrimento: una caverna platonica da cui l'uomo deve uscire per poter finalmente cogliere la verità che gli è stata sempre sotratta alla vista. Ed infatti, la simulazione di Matrix sembra perfettamente normale finchè qualcuno non fa notare le crepe: "La tua percezione definisce la tua realtà ?", solo a questa domanda Neo infrange le regole dopo averle imparate e cambia la percezione che ha di sé stesso e del mondo che lo circonda.

eXistenz, invece di snodare le profondità della percezione rispetto alla realtà, ci chiede come riusciamo a notare la differenza una volta che abbiamo iniziato a viggiare tra i due mondi. Il film è ambientato in un futuro indefinito, in cui è possibile entrare in videogiochi in prima persona e viverci direttamente tramite un foro nella schiena del giocatore ( bio-porta), nel quale viene inserito una specie di cordone ombelicale, che a sua volta fa parte del pod (una periferica di gioco fatta di vera carne). La creatrice del videogioco Allegra Geller, celebre game designer, sta per presentare ad un piccolo pubblico la sua ultima creazione, eXistenZ. Proprio sul più bello però,  la donna subisce un attacco da parte di un terrorista, che la ferisce e la costringe a mettersi in fuga insieme a Ted Pikul, addetto alla sicurezza per l'azienda Antenna Research, la stessa per cui Allegra lavora. Per i due comincia così un'allucinante viaggio in bilico fra il mondo reale e quello virtuale, con continui colpi di scena che impediranno di distinguere correttamente la realtà, con il rischio di rimuoverla definitivamente. Nello specifico, potremmo dire che eXistenZ si occupa del conflitto tra realtà virtuale e realtà reale. Una volta entrato nel gioco inizi a confondere una fantasia con il mondo esistente, fino a perdere una chiara distinzione tra i due. A differenza di Matrix, le linee tra i due mondi diventano sfocate al punto da non sapere più se la realtà sia quella vera o di stare ancora nel gioco. Alla fine resta il dubbio, non tanto se siamo ancora nel gioco, quanto, come risponde il protegonista alla domanda: " Cosa ti sembra della vita reale, per la quale sei tornato indietro?": " Mi sembra completamente irreale". Cronenberg approccia i tanti affascinanti interrogativi di quel presente e lo fa con un invenzione che rende eXistenZ un'opera peculiarmente geniale: la messa in scena ci getta in una fantascienza retroattiva, in un presente parallelo in cui non esiste nulla di tecnologico e tutto è completamente organico. La fantascienza del maestro canadese è sempre collegata all'umano in modo disturbante e anche qui la fa da padrone il deforme, il grottesco, dove mostri invertebrati e mollicci sono i Pod, i softwer che contengono il gioco da scaricare nei circuiti degli umani. Il canone classico vorrebbe pannelli di controllo elettronici e assemblaggi meccanici, caratteristiche presenti in The Matrix, ma trattandosi di un film di Cronenberg, in eXistenZ è la fantascienza stessa ad essere mutata e trasformata alla carnalità, alla sessualità, canoni questi che contraddistinguono da sempre i suoi lavori e in questo caso finiscono anche per prevalere sulla trama stessa. Nel film, sebbene scritto nel tipico stile del regista, sfortunatamente manca del lavoro sui personaggi fortemente definito nei suoi migliori capolavori. Geller e Pikul sono entrambi efficaci nei loro ruoli, ma i contenuti emotivi sono lasciati un pò per strada: non c'è né la profonda tristezza di The Fly, né l'acuta intelligenza di A Dangerous Method. Diversamente, in The Matrix, ad ogni personaggio viene dato il suo spazio e studiato nel minimo dettaglio, in ogni sua peculiarità,  a cominciare dai nomi scelti per i suoi protagonisti (Neo, Morpheus, Trinity), mostrando l'evoluzione che i personaggi hanno dall'inizio del film fino alla sua fine. A piccoli passi, superando dubbi e insidie, Neo compie il suo destino, scopre i suoi poteri, supera ogni limite, elevandosi allo stato di superuomo, preparandosi a rivoluzionare per sempre lo status quo che sottomette le persone ai loro aguzzini.

In definitiva The Matrix ed eXistenZ sono entrambi film incentrati sull'umanità e sulla sua interazione con la matrice, descrivendo gli effetti negativi che possono verificarsi con il progresso della tecnologia e di nuove creazioni e di come le macchine possano sopraffare la realtà stessa.

News pubblicata martedì 04 ottobre 2022