Martedì 7 gennaio 2019
Omaggi: Vittorio De Seta – Il mondo perduto
ore 18.30
Lu tempu di li pisci spata
Italia, 1954, 11'
Tra
aprile e agosto il pesce spada va a depositare le uova nelle tiepide
acque dello stretto di Messina. Era in questo periodo che i pescatori
organizzavano le proprie barche per cominciarne la cattura.
Isole di fuoco
Italia, 1954, 11'
La vita dura delle popolazioni delle Isole Eolie sotto il vulcano.
Surfurara
Italia, 1955, 10'
La realtà delle miniere di zolfo in Sicilia e la dura lotta degli uomini nelle viscere della terra per estrarlo.
Pasqua in Sicilia
Italia, 1954, 11'
Processioni e sacre rappresentazioni durante la Pasqua del '55 in Sicilia.
Contadini del mare
Italia, 1955, 10'
Ancora in Sicilia, questa volta per documentare la Tonnara di Granitola, una dimensione in cui il lavoro umano incontra il rito.
Paraboala d'oro
Italia, 1955, 10'
I contadini falciano il grano nello sconfinato feudo siciliano, mentre le donne sono intente alle loro fatiche quotidiane.
Pescherecci
Italia, 1958,10'
Ultimo
film sulla pesca in Sicilia a bordo di un peschereccio dove alcuni
uomini vivono e lavorano tra le reti e le maglie della necessità vitale.
Pastori di Orgosolo
Italia, 1958, 11'
Pastori che seguono il loro gregge sui pendii di Orgosolo.
Un giorno in Barbagia
Italia, 1958, 10'
Gli uomini che seguono i greggi lasciano le proprie case in Barbagia, vasta regione della Sardegna, dove la vita continua.
I dimenticati
Italia, 1959, 20'
Vittorio De Seta e Il mondo perduto a Trame e intrecci

Da martedì 07 gennaio 2020 a martedì 07 gennaio 2020
Inizio 18:30 Fine 21:00 Via Santa Sofia, 7 - Napoli (Napoli)Le
alluvioni che prostrano Alessandria del Carreto, paesino della
Calabria, generano un senso di precarietà negli abitanti che cercano di
allontanarlo grazie all'ntensità con cui vivono la festa del Santo
Patrono.
La raccolta di cortometraggi dal titolo Il Mondo perduto è al
centro dell'omaggio a Vittorio De Seta, che replica un nostro precedente
tributo avvenuto nel corso di un'edizione del Festival 'O
Curt, quella del 2009. Già allora ci premeva moltiplicare le occasioni
per far conoscere un cinema di assoluta bellezza che si muove nei
territori del cinema antropologico con momenti di grande tensione
lirica, tesi a raccontare il mondo perduto dei lavori, delle colture,
dei riti, delle tradizioni di un'epoca spazzata via dai
grandi mutamenti e trasformazioni all'indomani del processo di
industrializzazione cominciato sul finire degli anni '50. Ed è proprio
durante gli anni '50, dal '54 al '58 per la precisione, che furono
girati questi splendidi film brevi, tra la Calabria, la Sicilia e la
Sardegna.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.