TRAME E INTRECCI
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta.
Omaggi: Bergman, Olmi, Taviani, de Oliveira.
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60.
Si
intesse di mille trame e intrecci l'ordito della rassegna in programma
quest'anno alla Mediateca. Dove, dentro la molteplicità dei fili che si
dipanano al suo interno – documentari sul cinema, film che traggono
ispirazione dalla letteratura, classici immortali della storia del
cinema, opere di grandi cineasti da poco scomparsi – è possibile
riconoscere il disegno compatto di un cinema che sedimenta le sue tracce
nello spettatore che vi si avvicina ancora oggi, smuovendone emozioni e
riflessioni.
Sono tre i filoni principali che, in un gioco di
rimandi e di relazioni a volte dichiaratamente scoperti, altre volte
nascosti, si intersecano gli uni con gli altri.
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
Fonte
di conoscenza della storia del cinema attraverso ritratti di autori che
ne hanno segnato le tappe fondamentali o che vi hanno lasciato tracce
ancora oggi profonde; scoperta o riscoperta di cineasti trascurati o
dimenticati; rilettura, da parte di autori contemporanei, di stagioni o
di momenti essenziali. I film che raccontano il cinema sono questo, ma
non solo. Sono cinema a loro volta, perché scelgono un punto di vista,
delimitano “percorsi di orientamento in un universo dove si può andare
in milioni di luoghi diversi, senza arrivare in nessun luogo se non si
ha una storia”, come direbbe Wenders, uno dei nostri “luoghi” visitati.
Per
questa settima edizione abbiamo scelto film che hanno tutti cerchiato
sulla cartina geografica del loro percorso il nome di autentici giganti
del cinema: Welles, Bergman (a cui è dedicato anche il nostro primo
omaggio), Fellini (con documenti molto rari su di lui), Truffaut,
Hitchcock, Wenders, Miyazaki, Scola. Ai documentari a loro dedicati,
molti dei quali della più recente produzione, aggiungeremo la proiezione
di uno o più film propri scelti in base al legame con i primi. Perciò,
ad esempio, il documentario Fellini sarà seguito dalla visione de La strada; alla visione del film su Wenders e le sue prime opere farà seguito quell'Alice nelle città che dei suoi primi titoli è uno dei più preziosi. La rassegna comincerà con un film recente su Bergman, intitolato Bergman 100 – La vita, i segreti, il genio,
girato proprio per l'occasione del centenario della nascita del grande
autore svedese e sarà seguito da quattro suoi film che vanno a
costituire il primo dei nostri quattro omaggi di quest'anno.
Omaggi
Bergman,
come dicevamo, poi Ermanno Olmi e Vittorio Taviani (scomparsi nella
scorsa primavera a poca distanza l'uno dall'altro), infine Manoel de
Olivera: sono gli autori a cui intendiamo tributare il nostro piccolo
ricordo/omaggio.
Di Bergman, facendo perno sul documentario Bergman 100, che si focalizza su un anno in particolare nella vita e carriera del maestro, quel 1957 in cui realizzò Il posto delle fragole e Il settimo sigillo,
abbiamo scelto quattro film antecedenti a quella prima stagione aurea,
che gli rese fama e riconoscimenti mondiali. I titoli selezionati – Un'estate d'amore (1951), Donne in attesa (1952), Una lezione d'amore (1954) e Sorrisi di una notte d'estate (1955) –
prefigurano già i grandi temi del maestro e la sua attitudine a
indagare in profondità i moti dell'animo umano, sia pure qui con toni
lievi e (soprattutto in riferimento agli ultimi tre) dentro i canoni
della commedia. Completa l'omaggio un cortometraggio di molto
successivo, Karin's Face, del 1984, ritratto (in senso letterale) della madre.
A Ermanno Olmi dedichiamo tre film, ideale trilogia del lavoro, in cui i protagonisti sono un operaio ne I fidanzati, un impiegato ne Il posto e infine un pubblicitario in Un certo giorno.
Appartengono tutti alla sua prima fase produttiva, quella degli anni
'60, quando la forza di quel che sta accadendo, le grandi trasformazioni
sociali che si stanno verificando in Italia, non possono non trovare
profonda eco nel cinema. E la sensibilità del maestro bergamasco sa
cogliere di quell'epoca le più riposte implicazioni e influenze sulle
speranze e i comportamenti dei suoi personaggi.
In ricordo di Vittorio Taviani due film, San Michele aveva un gallo e Padre padrone, testimoni dell'istanza engagée del cinema che Vittorio ha sempre praticato con il fratello Paolo.
Ancora due film infine ricordano Manoel de Oliveira, il maestro portoghese autore di una sterminata produzione, cioè Porto della mia infanzia, ricordi e nostalgie nella città di Oporto con il cinema a far già da orizzonte di future meraviglie, e Aniki Bóbó, suo lontano esordio nel lungometraggio (1942), storia di fanciulli. Tra i due film passano 59 anni.
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
Negli anni Sessanta il cinema italiano “batte ogni record”, come ci racconta il compianto Mino Argentieri nel suo Il cinema italiano dal dopoguerra a oggi
(Editori Riuniti). Record che riguardano il piano produttivo ed
espressivo, allo stesso tempo. La ricchezza del cinema di quegli anni,
che già abbiamo avuto occasione di osservare in precedenti cicli, si
manifesta anche sul piano della scrittura cinematografica.
Complici
le grandi trasformazioni in atto lungo il decennio, che si ripercuotono
anche sul terreno linguistico (la nascita dell'italiano nazionale,
anticipato da tempo proprio dal cinema, è negli anni Sessanta che si
profila grazie soprattutto alla diffusione – omologante, direbbe
Pasolini – della televisione) e su quello dei comportamenti sociali, il
lavoro degli sceneggiatori trova spazi e opportunità inediti. Allo
stesso film lavorano intere squadre di sceneggiatori. Scrittori vengono
coinvolti nel processo produttivo per adattare i propri romanzi o per
scrivere soggetti originali (Pratolini, Moravia, Flaiano, solo per
citarne qualcuno). Le strutture produttive ci sono, occorrono le storie:
sembra questo l'imperativo vigente.
E allora in questa
prospettiva appare chiaro il ricorso massiccio alla letteratura. A
quella italiana in particolare, con due sole eccezioni (Strategia del ragno e Lo straniero,
che traggono ispirazione rispettivamente da un racconto di Borges e dal
romanzo omonimo di Albert Camus), abbiamo inteso attingere per
sottolineare la fertilità degli incontri avvenuti con il cinema. Abbiamo
provato a individuarne quelli più riusciti, i felici incontri appunto,
con la certezza di averne lasciati fuori un gran numero. Da affidare
alle prossime edizioni.
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CALENDARIO
Martedì 16 ottobre 2018
Omaggi: Ingmar Bergman
ore 18.00
Bergman 100 – La vita, i segreti, il genio
di Jane Magnusson
(Bergman: A Year in a Life) Svezia, 2018, 117', v.o. sott. it.
Il
racconto dell'uomo e dell'artista prende le mosse da ciò che gli
accadde in un anno, il 1957, davvero speciale per lui, sul piano
personale e su quello professionale. L'anno, tra l'altro, de Il settimo
sigillo e Il posto delle fragole.
ore 20.30
Un'estate d'amore
di Ingmar Bergman
(Sommarlek) Svezia, 1951, 96', v.o. sott. it.
Marie,
danzatrice d'opera, ha ricevuto il diario di un uomo da lei amato,
morto da tredici anni. I ricordi dei giorni felici passati vicino a lui
si schiudono dinanzi a lei.
Martedì 23 ottobre 2018
Omaggi: Ingmar Bergman
ore 18.30
Donne in attesa
di Ingmar Bergman
(Kvinnors väntan) Svezia, 1952, 107', v.o. sott. it.
Le
mogli di quattro fratelli trascorrono le vacanze in campagna.
Nell'attesa che arrivino i mariti, si raccontano le proprie vicende
sentimentali.
ore 20.30
Una lezione d'amore
di Ingmar Bergman
(En lektion i kärlek) Svezia, 1953, 96', v.o. sott. it.
Il
tentativo di riconquista della moglie da parte di un marito farfallone.
Una commedia, la prima di Bergman, divertente e leggera, che non perde
di vista gli interrogativi di fondo sulla condizione umana, propri del
maestro svedese.
Martedì 30 ottobre 2018
Omaggi: Ingmar Bergman
ore 18.30
Karin's Face
di Ingmar Bergman
(Karins Ansikte) Svezia, 1984, 14', v.o. sott. it.
Cortometraggio documentario sugli archivi fotografici di Ingmar Bergman, in particolare su quelli dedicati a sua madre Karin.
ore 19:00
Sorrisi di una notte d'estate
di Ingmar Bergman
(Sommarnattens) Svezia, 1955, 96', v.o. sott. it.
Una
coppia di coniugi accetta l'invito di un'attrice, ex amante di lui, a
trascorrere il weekend in una villa in campagna dove ci saranno altri
ospiti. Così inizia una “sarabanda” briosa e incantata sulle tracce
dell'amore.
Martedì 6 novembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Il mago. L'incredibile vita di Orson Welles
di Chuck Workman
(Magician: The Astonishing Life and Work of Orson Welles) Usa, 2014, 95', v.o. sott. it.
Commenti
di grandi autori del cinema – Scorsese, Spielberg e Bogdanovich tra gli
altri –, interviste e spezzoni di film provano a comporre il ritratto,
inevitabilmente sfuggente, di uno dei più grandi geni del cinema di ogni
tempo.
ore 20.30
Storia immortale
di Orson Welles
(Une histoire immortelle) Francia, 1968, 46', v.o. sott. it.
L'ossessione
di un vecchio e ricco mercante di voler dar vita alla leggenda del
marinaio “affittato” da un vecchio e ricco signore per incontrarsi con
una donna bellissima.
Martedì 13 novembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Never Ending Man. Hayao Miyazaki
di Kaku Arakawa
(Owaranai Hito: Miyazaki Hayao) Giappone, 2016, 70', v.o. sott. it.
Il
maestro giapponese annuncia il ritiro per raggiunti limiti di età. Ma
la sua forza immaginativa non è esaurita e ha bisogno di espandersi
ancora. Lo seguiamo lungo il percorso, cosparso di entusiasmi e
accidentato da dubbi e incertezze, che lo porterà verso nuove forme di
creazione.
ore 20.00
Si alza il vento
di Hayao Miyazaki
(Kaze tachinu) Giappone, 2013, 126', v.o. sott. it.
Jiro
sogna di volare, ma la miopia che lo affligge gli impedisce di
diventare pilota. La passione per gli aerei e il volo è così forte però
che troverà un altro modo per manifestarsi.
Martedì 20 novembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Fellini
di André Delvaux
Belgio, 1961. Parte prima: Infanzia e inizi, 34'; parte seconda: I primi film, 30'.
Dopo
il successo de La dolce vita, la Tv belga propone a Fellini una serie
di trasmissioni su di lui. Suddiviso in quattro parti, il documentario è
raccontato attraverso lo sguardo del regista e quello dei suoi amici e
più stretti collaboratori. Molti dei ricordi evocati compariranno nei
film che in seguito Fellini andrà realizzando. Un documento prezioso e
di rara importanza.
ore 20.00
La strada
di Federico Fellini
Italia, 1954, 108'.
Gelsomina
è stata venduta dalla madre a Zampanò, che l'inganna e la maltratta in
continuazione. Insieme percorrono le strade lungo le quali Zampanò si
esibisce nel numero della liberazione dalle catene. Ed ecco spuntare il
Matto, poeta e violinista, che si lega di amicizia a Gelsomina.
Martedì 27 novembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Fellini
di André Delvaux
Belgio, 1960, Parte terza: I film con Giulietta Masina, 32'; parte quarta: La dolce vita e il neorealismo, 30'.
Dopo
il successo de La dolce vita, la Tv belga propone a Fellini una serie
di trasmissioni su di lui. Suddiviso in quattro parti, il documentario è
raccontato attraverso lo sguardo del regista e quello dei suoi amici e
più stretti collaboratori. Molti dei ricordi evocati compariranno nei
film che in seguito Fellini andrà realizzando. Un documento prezioso e
di rara importanza.
ore 20.00
Le notti di Cabiria
di Federico Fellini
Italia, 1957, 112'.
Cabiria,
prostituta sempliciotta, scampa all'annegamento dopo essere stata
derubata da colui che credeva essere il suo grande amore. E tuttavia
continua a mantenere lo sguardo meravigliato sulla vita. Oscar 1957 come
miglior film straniero.
Martedì 4 dicembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Diario segreto di Amarcord
di Maurizio Mein e Liliana Betti
Italia, 1973, 43'.
Realizzato in occasione della lavorazione di Amarcord
da due dei collaboratori di Fellini, questo diario ci mostra personaggi
e situazioni che ben avrebbero potuto popolare un altro film. Ed è
l'occasione per vedere sequenze inedite, tagliate dall'autore dal
montaggio finale del film.
ore 19.30
Amarcord
di Federico Fellini
Italia, 1973, 123'.
Cronaca
di un anno all'epoca del fascismo trionfante nella città di Rimini,
raccontata attraverso la famiglia di Titta, collegiale scioperato e
irridente.
Martedì 11 dicembre 2018
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Ridendo e scherzando. Ritratto di un regista all'italiana
di Paola e Silvia Scola
Italia, 2016, 81'.
Ettore
Scola e Pif vedono scorrere sullo schermo, e noi con loro, spezzoni di
film, interviste rilasciate da Scola, materiali di repertorio, immagini
rubate sui set, filmini di famiglia. Materiali disparati che
ricostruiscono il ritratto artistico e umano di una figura di grande
rilievo del nostro cinema, evocando al tempo stesso atmosfere e paesaggi
di periodi cruciali del Novecento italiano.
ore 20.00
Che ora è
di Ettore Scola
Italia, 1989, 95'.
Nel
corso di una giornata, l'incontro tra il padre, avvocato di successo, e
il figlio, schivo e chiuso, che sta finendo il servizio militare.
Un'occasione che sopraggiunge dopo anni di distanza tra i due.
Martedì 08 gennaio 2019
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Hitchcock/Truffaut
di Kent Jones
Francia, 2015, 80', vers. it.
La
cinefilia si è nutrita, tra le altre cose, della passione che molti
cineasti/critici hanno profuso non solo nei propri film ma anche nei
propri scritti. Tra questi, di fondamentale importanza il libro nato
dalla lunghissima intervista/conversazione che François Truffaut ebbe
nel 1962 con Alfred Hitchcock e che fu pubblicato con il titolo Il cinema secondo Hitchcock.
Autentica Bibbia per ogni cinefilo, oltreché lettura tra le più
piacevoli dei libri di cinema, il testo è al centro di questo film che,
impreziosito dei commenti di autorevoli filmaker come Martin Scorsese,
Peter Bogdanovich, Wes Anderson, Paul Schrader, David Fincher e tanti
altri, costituisce un'occasione imperdibile per ripercorrere i film del
“maestro del brivido”.
ore 20.00
Effetto notte
di François Truffaut
(La Nuit américaine) Francia, 1973, 115', v.o. sott. it.
Come Il cinema secondo Hitchcock rappresenta un testo fondamentale per tutti coloro che amano il cinema, così Effetto notte
costituisce per gli stessi il corrispettivo filmico. In cui le
passioni, gli umori e le vicende dei suoi personaggi si trovano fusi con
gli accadimenti legati alla realizzazione del film nel film.
Martedì 15 gennaio 2019
Cinema al quadrato, il cinema che si racconta
ore 18.30
Wim Wenders' Story. Gli esordi
di Marcel Wehn
(Von einem der auszog – Wim Wenders' frühe Jahre) Germania, 2007, 93', v.o. sott. it.
Wim
Wenders si racconta, percorrendo momenti salienti della sua vita:
l'infanzia e la famiglia, il soggiorno a Parigi da aspirante pittore, la
decisione di diventare cineasta, i momenti di profonda crisi
esistenziale, i primi film, il trasferimento negli Stati Uniti. Lo
coadiuvano, spesso contrapponendo punti di vista differenti, amici e
collaboratori, donne che ha amato.
ore 20.15
Alice nelle città
di Wim Wenders
(Alice in den Städten) Germania, 1974, 110', v.o. sott. it.
Un
giovane giornalista tedesco in crisi in partenza dagli Stati Uniti si
vede affidare dalla madre una bimba di nove anni, Alice. Dovrà
riconsegnargliela ad Amsterdam, ma il giorno dell'appuntamento nessuna
traccia della mamma. Allora i due si mettono in viaggio nella regione
della Rhur per rintracciare la nonna di Alice.
Martedì 22 gennaio 2019
Omaggi: Manoel de Oliveira
ore 18.30
Porto della mia infanzia
di Manoel de Oliveira
(Porto Da Minha Infannzia) Portogallo, 2001, 62', v.o. sott. it.
Oporto,
città natale di de Oliveira, rievocata con i ricordi dell'infanzia e
della gioventù quando già il cinema esercitava forte su di lui la
fascinazione.
ore 20.00
Aniki Bóbó
di Manoel de Oliveira
Portogallo, 1942, 68', v.o. sott. it.
Aniki
Bóbó è la formula magica che unisce una piccola banda di ragazzini che
si ritrovano a giocare per le strade di Porto. Crescendo, i giochi si
mescoleranno con i primi turbamenti dell'amore.
Martedì 29 gennaio 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
Cronaca familiare
di Valerio Zurlini
Italia, 1962, 115'.
Roma,
1945. Enrico Corsi (Marcello Mastroianni), giovane giornalista,
apprende della morte del fratello più piccolo al quale era profondamente
legato. Comincia così il tuffo profondo nei ricordi della loro vita
comune. Dal romanzo omonimo di Vasco Patrolini (1947).
Martedì 5 febbraio 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
L'isola di Arturo
di Damiano Damiani
Italia, 1962, 92'.
Romanzo
di formazione del quindicenne orfano di madre, Arturo, che non è mai
andato al di là di Procida, l'isola su cui è nato e cresciuto. Il
rapporto col padre, il turbamento dell'amore, le prime rivelazioni
dell'animo umano lo porteranno a maturazione e potrà dirsi pronto a
lasciare l'isola. Dall'omonimo romanzo (1957) di Elsa Morante.
Martedì 12 febbraio 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
Gli indifferenti
di Francesco Maselli
Italia, 1964, 86'.
Gli
indifferenti del titolo sono i fratelli Ardengo. Discendenti di una
famiglia borghese, un tempo ricca ma ormai in decadenza, sono anche i
rappresentanti di una generazione che rifiutava gli imperativi della
dittatura senza però volere o potere opporvisi. Dall'omonimo romanzo
(1929) di Alberto Moravia.
Martedì 19 febbraio 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
La ragazza di Bube
di Luigi Comencini
Italia, 1963, 111'.
Mara,
giovinetta toscana che diventa donna aspettando un ex partigiano, Bube,
condannato per omicidio, sacrificandogli, così, tanti anni della sua
vita. Dall'omonimo romanzo (1960) di Carlo Cassola.
Martedì 26 febbraio 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
La viaccia
di Mauro Bolognini
Italia/Francia, 1961, 100'.
Amerigo
si reca a Firenze per lavorare con lo zio vinaio dal quale suo padre
spera di ereditare il podere dove lavora, la Viaccia. In città conosce
Bianca, una prostituta, e se ne innamora. Dal romanzo L'eredità (1889)
di Mario Pratesi.
Martedì 5 marzo 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
Lo straniero
di Luchino Visconti
Italia, 1967, 104'.
L'uomo assurdo di Camus in silenziosa rivolta contro l'umanità intera. Dall'omonimo romanzo (1942) di Albert Camus.
Martedì 12 marzo 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
Strategia del ragno
di Bernardo Bertolucci
Italia, 1970, 110'.
Athos
si ritrova nel paese della sua infanzia. Lì suo padre è morto alla sua
nascita, ucciso dalle camicie nere. Liberamente ispirato al racconto
Tema del traditore e dell'eroe (1934) di Jorge Luis Borges.
Martedì 19 marzo 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
L'avventura di un soldato (episodio de L'amore difficile)
di Nino Manfredi
Italia/Germania, 1962, 20'.
Nello
scompartimento di un treno un soldato si ritrova accanto una giovane
vedova. Fa molto caldo. Dall'omonimo racconto contenuto nella raccolta
Gli amori difficili di Italo Calvino.
ore 19.00
Il conformista
di Bernardo Bertolucci
Italia/Francia, 1970, 112'.
Marcello,
che per conformismo ha scelto il fascismo e sposato l'altoborghese
Giulia, viene incaricato dai servizi segreti prima di spiare e poi di
uccidere il professor Quadri, oppositore del regime a Parigi.
Dall'omonimo romanzo (1951) di Alberto Moravia.
Martedì 26 marzo 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
A ciascuno il suo
di Elio Petri
Italia, 1967, 99'.
Professore
in un liceo di Palermo, Paolo Laurana non è convinto che l'uccisione di
due uomini, il farmacista Manno e il dottor Roscio, sia avvenuta per
motivi d'onore come le indagini vogliono far credere. Dall'omonimo
romanzo (1966) di Leonardo Sciascia.
Martedì 2 aprile 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18.30
Il bell'Antonio
di Mauro Bolognini
Italia, 1960, 105'.
L'affascinante
Antonio ritorna a Catania dopo un soggiorno di studi a Roma. Colpito
dalla bellezza di Barbara, figlia di un notaio, si risolve a sposarla.
Ma Antonio nasconde un segreto. Dall'omonimo romanzo (1949) di Vitaliano
Brancati.
Martedì 9 aprile 2019
Felici incontri. Cinema e letteratura nell'Italia degli anni '60
ore 18I
Il giardino dei Finzi Contini
di Vittorio De Sica
Italia, 1970, 90'.
Italia
1938. Il fascismo ha appena varato le leggi razziali. La famiglia Finzi
Contini, pilastro da generazioni dell'aristocrazia Ferrarese, non crede
all'imminenza della minaccia.
Dall'omonimo romanzo (1962) di Giorgio Bassani.
Martedì 16 aprile 2019
Omaggi: Ermanno Olmi
ore 18.30
Il posto
di Ermanno Olmi
Italia, 1961, 93'.
Domenico,
di modeste origini, viene assunto in una industria prima come fattorino
e poi come impiegato. In questo mondo fermo e monotono conosce la bella
Antonietta.
Martedì 23 aprile 2019
Omaggi: Ermanno Olmi
ore 18.30
La cotta
di Ermanno Olmi
Italia, 1967, 50'.
Adolescenti alle prese con i primi innamoramenti nella Milano del boom.ore 19.30
I fidanzati
di Ermanno Olmi
Italia, 1963, 81'.
L'operaio
Giovanni, milanese, viene trasferito in Sicilia. La lontananza dalla
sua fidanzata Liliana dà inizio a uno scambio epistolare che gli
permette, forse per la prima volta, di analizzare il loro rapporto.
Martedì 30 aprile 2019
Omaggi: Ermanno Olmi
ore 18.30
Un certo giorno
di Ermanno Olmi
Italia, 1969, 105'.
Un
uomo maturo, pubblicitario di successo, è nel pieno dell'affermazione
professionale e dell'euforia della vita privata. Un certo giorno gli
capita un incidente in cui investe un operaio e qualcosa si rompe dentro
di sé.
Martedì 7 maggio 2019
Omaggi: Vittorio Taviani
ore 18.30
San Michele aveva un gallo
di Paolo e Vittorio Taviani
Italia, 1972, 90'.
Il
vecchio e il nuovo. Giulio è l'anarchico, utopista, idealista, che
crede alla rivoluzione come sussulto spontaneo contro l'oppressione. Ma
c'è una nuova generazione che pianifica, concerta, costruisce il futuro
rivoluzionario a poco a poco.
Martedì 14 maggio 2019
Omaggi: Vittorio Taviani
ore 18.30
Padre padrone
di Paolo e Vittorio Taviani
Italia, 1977, 114'.
Il
riscatto di Gavino, pastore sardo, dalla condizione opprimente di
soggiogamento e ignoranza a cui lo ha costretto il potere dispotico del
padre.
Rassegna a cura di Francesco Napolitano e Armando Andria.
Si ringrazia il prof. Gianfranco Iodice.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
News pubblicata mercoledì 07 novembre 2018